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Doria. Investimenti milionari a Parma, ma ad Acerra si può chiudere. “Non possiamo far morire il nostro territorio”

La Doria Acerra

 

Continua la vertenza dei dipendenti de “La Doria” che da mesi sono in stato di agitazione, visto che la proprietà è intenzionata a voler chiudere lo stabilimento situato a Via dei Normanni. Un’azienda che è aperta da oltre 70 anni e che rappresenta per Acerra un’eccellenza. Nonostante questo però a settembre si chiuderanno definitivamente i cancelli a meno di miracoli.

Gli investimenti

Ciò che lascia basiti è però che il gruppo “La Doria” dispone di altri stabilimenti sia in provincia di Salerno che al nord, tra cui Parma. Proprio questa ultima sembra essere la destinataria di centinaia di milioni di euro: investimenti per le strutture e le macchine. Ma ad Acerra, così come riferiscono i rappresentanti sindacali, si chiude per un mancato guadagno di pochissimi milioni. E sia ben chiaro, non parliamo di perdite, ma di mancato guadagno. L’azienda ha infatti aumentato di circa il 20 % la propria produzione, nonostante non ci sia stata la sostituzione dei dipendenti andati in pensione. Inoltre gli attuali operai lavorano con macchine non certo nuovissime, ma che anzi hanno diversi anni di funzionamento alle spalle. I delegati de “La Doria”, hanno anche avuto alcuni incontri sia con i rappresentanti comunali che regionali. Questi sembrano aver offerto importanti sostegni, sia economici che logistici, affinché il sito di Acerra restasse aperto. La risposta però è ancora negativa.

I dipendenti

Di certo in seguito agli ulteriori sviluppi, i dipendenti torneranno a manifestare la loro rabbia e delusione per questa scelta, così come fatto la settimana scorsa, quando bloccarono il bivio adiacente la struttura.   Tra l’altro i dipendenti non dovrebbero neanche difendere il loro posto di lavoro che, sebbene lontano da Acerra, dovrebbe comunque essere confermato, ma difendono comunque la struttura, l’azienda. Un luogo che vivono quotidianamente, verso il quale provano affetto come una seconda casa, un pezzo di storia acerrana e di eccellenza. “Non possiamo far morire il nostro territorio”: questo il messaggio dei lavoratori, che stanno facendo e che faranno di tutto, per tenere aperta la struttura.

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