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Acerra. Ancora mistero sui casi Covid in città: ma quanti sono veramente?

Ad Acerra ci sono 40 casi, lo ha detto il Sindaco”, “No sono molti di più, sono 250 me l’ha detto uno al bar”, “Non è vero sono oltre 400”. Queste sono alcune delle frasi che potete sentire facendo un giro in città o mentre ci si trova nei negozi. Un clima di confusione e incertezza, in cui naturalmente si alimentano le fake news che non fanno altro che causare paura. Ma chi alimenta questo clima? Sicuramente la mancanza di notizie certe, anche perchè quelle poche e periodiche informazioni “certe” che arrivano sono contrastanti tra loro.

È ad esempio quanto sta avvenendo in questi giorni ad Acerra. La pagina creata dal sindaco Raffaele Lettieri sul sito istituzionale del comune (clicca qui per vederla) riporta 40 casi positivi. L’ultimo aggiornamento risale al 25 Settembre. E fin qui tutto bene, se non fosse che l’ultimo Report pubblicato dall’ASL Napoli Nord 2, aggiornato al 23 Settembre, riporta ben 60 persone attualmente positive in città.

Le due ipotesi sui casi Covid Acerra

Ora, volendo fare un ragionamento razionale, le due ipotesi possibili sono:

  • ci sono stati 20 guariti in città nel giro di meno di 48 ore, e sinceramente sembra abbastanza difficile;
  • uno dei due, o potenzialmente anche entrambi, non stanno dicendo la verità. E allora questo sarebbe un bel problema, perchè già combattere le fake news è difficile ma, se ad alimentarle, sono gli organi ufficiali, allora diventa impossibile.

I dubbi

Ma perchè mentire? Perché un organo ufficiale dovrebbe dare dei dati sbagliati? Forse è un refuso, un errore materiale di uno dei due, e già oggi o domani, provvederanno a ristabilire un’unica verità. Ma nel frattempo il flusso di notizie false continua ad alimentare i discorsi degli acerrani.

Sicuramente però, con informazioni continue, aggiornate e giornaliere, gli acerrani saprebbero con certezza come si sta sviluppando la situazione Covid.

Nel frattempo ricordate che la mascherina, in tutta la Regione Campania, è tornata ad essere obbligatoria anche quando si è all’aperto. E, qualora le Forze dell’Ordine vi dovessero sorprendere senza, si rischiano multe salatissime.

Già nelle scorse settimane avevamo fatto notare la mancanza di informazioni con un nostro articolo e per fortuna il sindaco aveva poi creato la pagina sul sito istituzionale.

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