Pompei. Fine dell’incubo per un 35enne: era accusato di maltrattamenti e lesioni

Sospiro di sollievo e fine di un vero e proprio incubo per un meccanico 35enne di Pompei, accusato dalla compagna di averla maltratta e procurato lesioni personali.

Il litigio

Ad inizio Gennaio ci fu un forte litigio in seguito ad una lite tra i due: motivo della discussione era l’acquisto di un’auto da parte della donna, che non aveva neanche minimamente interpellato il compagno.  Inoltre l’uomo sospettava che compagna gli avesse sottratto dei soldi per l’acquisto della vettura. In seguito al diverbio verbale l’uomo, in segno di protesta, scardinò la tazza del water prelevata dal bagno della propria abitazione e l’appoggio sulla macchina. Certo un gesto del tutto discutibile, ma che non si raffigura in nessun reato visto che l’auto non ne fu danneggiata.

La querela

Da quel momento partì però la denuncia della donna, che come detto prima, accusava l’uomo di maltrattamenti e lesioni. Per questo motivo il 35enne lo scorso 11 Febbraio finì agli arresti domiciliari dopo che il G.i.p. di Torre Annunziata, su richiesta della Procura aveva emesso la misura cautelare.  Nella querela dell’accusa inoltre l’uomo era stato descritto anche come violento e dedito all’alcool.

Tornato in libertà

L’incubo per il 35enne è finito solo qualche ora fa, grazie all’intervento dell’Avv. Ilaria Parlato del Foro di Nocera Inferiore, difensore di fiducia dell’imputato. Il legale ha smantellato punto dopo punto il castello accusatorio alla base della misura cautelare. L’avvocato ha fatto si che emergesse tutta la serie di contraddizioni presenti nella querela della donna, rispetto ai riscontri oggettivi ottenuti dalle indagini difensive. Per questo motivo la Procura non ha potuto fare altro che tornare sui propri passi dando parere favorevole al Giudice delle indagini preliminari per la revoca della misura. L’uomo di Pompei così è tornato in libero.

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