I Bros chiedono certezze: continua l’occupazione del cantiere di Via Campanella

 

Continua la protesta in città, iniziata dalle prime ore del mattino di ieri, quando un folto gruppo di cittadini appartenente al gruppo dei disoccupati Bros, si è introdotto e barricato all’interno del cantiere di via Tommaso Campanella. Attualmente sono in corso i lavori di ristrutturazione del plesso scolastico adiacente. Sul posto sono immediatamente giunti gli uomini della Polizia di Stato e gli agenti della Polizia Municipale.

I Bros

I manifestanti hanno precisato le loro intenzioni sin da subito, ovvero avere un incontro formale con il primo cittadino Raffaele Lettieri, così da poter approfondire con lui una serie di argomenti, tra cui il programma Campania Più e le misure contro la disoccupazione e la povertà messe in campo dall’amministrazione comunale.

Il tentativo

Intorno alle 11 sono giunti poi l’assessore alle politiche del lavoro, Nicola De Matteis e il vicesindaco Cuono Lombardi. Questi hanno avuto una serie di incontri con i disoccupati nel corso della mattinata, cercando di convincerli a lasciare il cantiere. I rappresentanti dell’amministrazione hanno poi assicurato la piena volontà di organizzare un incontro con il sindaco, ma senza avere una data prefissata. Un punto invece fondamentale per i Bros, che ad Acerra hanno uno dei gruppi più numerosi della Campania, che non hanno più intenzione di aspettare.

La gru

Per provare a dare ancor più intensità alla protesta un gruppo di manifestanti è salito sulla gru presente al centro del cantiere, alta 30 metri e già utilizzata diverse volte per situazioni simili. A questo punto si è reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco, che per precauzione sono arrivati in via. Nonostante questo nessuna risposta è arrivata dai vertici dell’amministrazione comunale. Il gruppo è poi sceso dalla gru ma ha comunque chiarito le sue intenzioni: “Non ci muoviamo dal cantiere fin quando non avremo una risposta”. E infatti sono ancora al cantiere in attesa di una risposta. 

La polemica

Sono molto amareggiati i disoccupati: “ Se abbiamo fatto un’azione simile non è per creare disagi, ma solo per avere risposte serie. Siamo stanchi di essere presi in giro. Vogliamo che il sindaco, che è anche consigliere della città metropolitana ci rappresenti sui tavoli istituzionali e sui tavoli regionali. Vogliamo che si interessi delle nostre vertenze e che non ci racconti voci di popolo, che qualcuno gli riporta.  Tra poco per esempio dovranno essere aperti dei cantieri che riguarderanno l’ambiente e che ci vedranno impegnati, in quanto sono dedicati a noi Bros. Noi vogliamo restare ad Acerra, ma non per motivi di spostamenti, visto che in qualunque caso saremmo vicini, ma perché vogliamo che tutto venga fatto secondo le regole, che qualunque intervento venga realizzato come si deve, e solo chi è nato ad Acerra e ha la propria famiglia qui, può garantirlo”.

L’amianto

Proprio grazie agli occupanti momentanei del cantiere, è emersa una situazione paradossale e gravissima. All’interno dell’ex palestra sono state infatti ritrovate vasche e serbatoio, probabilmente in amianto, tenute senza alcuna misura di sicurezza alle intemperie. 

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