Gravissimo ad Acerra. Vasche e serbatoi in amianto ammassati in una scuola in ristrutturazione: pericolo a via Campanella

 

Un video che sta girando sulle applicazioni di messaggistica istantanee, come Whatsapp, sta creando un putiferio. Un nostro lettore ce l’ha mandato per segnalare la gravità del fatto, e noi ne abbiamo messo in risalto i punti salienti e particolari.

Ecco il video e il relativo link 

 

Ci troviamo all’interno del cantiere dell’istituto scolastico situato in via Tommaso Campanella. Il plesso è stato chiuso per qualche anno per un dissesto. Poi, proprio alla soglia dell’ultima campagna elettorale, stravinta da Lettieri, presero il via i lavori, che costeranno diversi milioni di euro. Dal video si vede che all’interno di uno stanzone mezzo distrutto, con decine di mobili e suppellettili ammassati, oltre che a pagine di libri bruciacchiate a terra, ci sono delle vasche, probabilmente contenenti amianto, così come si evince dalle iscrizioni.

Materiale tossico

Su una si legge chiaramente  “Ce.Am.It.”, un’azienda che probabilmente in passato avrà utilizzato il fibrocemento Eternit. Proprio il marchio della pericolosa fibra è visibile solo qualche secondo dopo. È bene sottolineare che l’eternit e l’amianto sono stati purtroppo legali e utilizzati in larga scala fino agli inizi degli anni 90′, quindi non ci sarebbe stato nulla di particolare nel trovare manufatti in amianto o eternit. Poi però si è scoperto che la fibra è decisamente pericolosa e di conseguenza ne è stata impedita sia la produzione che la vendita.

Il pericolo

Ciò che è strano è trovarlo in un capannone a pochi metri da tante case e soprattutto da una scuola. Inoltre il materiale notevolmente tossico non è messo al sicuro, ma lasciato alle intemperie. Infatti non ci sono vetri, quindi quando piove l’acqua entra, e si infiltra. Senza considerare che in caso di rottura è semplice che le micropolveri si spostino con le folate di vento, diventando una fonte di gravi malattie per chi risiede nelle vicinanze o comunque respira le fibre quotidianamente.

Perché?

Ma allora perché sono lì, quante altre ce ne sono e sopratutto perché non sono state smaltite immediatamente ? Perché creare un grave pericolo per la cittadinanza e per i bambini di Acerra? Quando saranno smaltite?

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