Antonio Soriano lascia la Royal Acerrana

Mancano ormai gli ultimi scampoli di stagione calcistica e le società sono ormai proiettate a costruire e migliorare i progetti del futuro. Anche i dirigenti e allenatori sono in un momento segnato da una fase di riflessione e da cambiamenti. Tra questi anche Antonio Soriano, ormai ex allenatore della Royal Acerrana e, da quanto emerge, pronto ad iniziare una nuova avventura. Ecco le sue parole.

“Lascio con rammarico e dispiacere”

«La stagione sportiva 2019/2020 che volge al termine, tormentata dal periodo emergenziale dovuto al Covid-19 per molti versi si può dire finita il 9 marzo.

Quando prende il via la collaborazione con una società e con il suo progetto sportivo, l’inizio è sempre spumeggiante, pieno di risorse, si mettono sul tavolo tutte le conoscenze e consapevolezze acquisite con i tanti anni di esperienza nel mondo del calcio, soprattutto a livello giovanile. Poi si arriva nella parte più importante della stazione calcistica, quella primaverile, e tante attività e progetti studiati e prefissati finiscono per svanire.

La mia pluriennale esperienza nel mondo del calcio giovanile a livello locale, regionale e nazionale, fa sì che molti ragazzi mi seguano sin dai loro primi calci. Mi “accompagnano” nelle mie varie esperienze come scuola calcio, direttore sportivo, allenatore ed indipendentemente dalla società dove vado loro sono sempre con me. Anche nell’ultima stagione calcistica trascorsa mi hanno seguito tanti ragazzi validi e promettenti, che speravo di far conoscere alle società calcistiche professionistiche, ma purtroppo, la chiusura ha fermato tutto.

“Venuti meno i presupposti”

All’inizio del mese di Giugno qualcosa ha iniziato a muoversi e ho avuto modo di incontrare e parlare con la parte dirigenziale e tecnica della Royal Acerrana, con cui collaboravo, per fare il punto della situazione. Purtroppo sono venuti meno i presupposti per continuare il progetto iniziato. Li ringrazio per la stima e fiducia accordatami all’inizio, ma con dispiacere e rammarico ho comunicato loro la decisione di non voler concludere la collaborazione e l’incarico affidatomi. Ho ribadito inoltre punti ed aspetti già discussi all’avvio del progetto. Sono quindi rammaricato e in parte offeso per le voci circolate sul territorio, del tutto infondate, attribuendomi il ruolo di “ruba-ragazzini”. Non ho svolto né tanto meno mai apprezzato queste pratiche, e la mia competenza e serietà non mi permetterebbe mai di mettere in atto stratagemmi ed attività di basso livello. Anche se sono a conoscenza del fatto che purtroppo esistono nell’ambito dell’ambito calcio giovanile.

Da persona corretta e leale che vive per il calcio e non con il calcio, ho comunicato a tutti i miei ragazzi e per il tramite le loro famiglie, che era giunto al termine il progetto e la collaborazione con la precedente società e che avrei loro informato per il futuro e la nuova stagione calcistica.
Nel contempo ho iniziato a sondare e valutare le richieste ed i progetti che mi sono pervenuti da affermate realtà calcistiche locali e regionali. Ho trovato alquanto sorprendete ed interessante una realtà locale creata da tanti ambizioni e volenterosi giovani».

 

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