Acerra – Inquinamento dell’aria: mai visti dati più allarmanti!

Otto sforamenti in dodici giorni: questa la situazione relativa alla qualità dell’aria, ed in particolare al PM10, registrata ad Acerra dalle centraline situate nella zona industriale e nei pressi della scuola Caporale. Per quanto riguarda quest’ultima poi c’è da considerare anche che, tra i quattro giorni in cui non si sono registrati sforamenti, tre di essi (il 5, 6 e 7 Gennaio) risultano privi di dati in quanto, secondo l’Arpac, sono “non valutabili”.

Mai livelli così critici

Facendo una breve analisi sugli ultimi anni in cui sono presenti i dati delle centraline, ovvero dal 2015, emerge che mai si erano raggiunti livelli così bassi, ovvero di otto sforamenti per entrambe le centraline. Una situazione che con l’andare avanti delle settimane potrebbe anche peggiore se non si cerca di intervenire in modo concreto.

Lo strano caso

Per quanto riguarda i dati “non valutabili”, riferiti alla centralina nei pressi della scuola Caporale, uno di quei giorni riguarda il 7 Gennaio, quando nell’inceneritore si stava bruciando immondizia tal quale. Con questo non vogliamo dire che si tratti di un tentativo di nascondere quei dati, ma semplicemente di una coincidenza, sicuramente strana, ma pur sempre una coincidenza.

Valori altissimi

Da sottolineare un altro fattore: ovvero l’altissimo valore dei dati registrati. Per sforamento si intende infatti quando la media giornaliera di PM10 supera 50 µm. Naturalmente anche se il valore è di 51 µm si tratta di uno sforamento, ma può essere casuale. Le centraline hanno invece rilevato valore decisamente abnormi in diversi giorni. Lasciando stare il primo giorno dell’anno che ha registrato un livello di ben 250 µm dovuto naturalmente ai botti di Capodanno, in tutto il periodo citato ci sono stati diversi giorni che hanno superato i 100 µm. Vediamoli nel dettaglio:

Centralina scuola Caporale: 

  • 1 Gennaio: 250 µm
  • 2 Gennaio: 53 µm
  • 3 Gennaio: 106 µm 
  • 4 Gennaio: 105 µm 
  • 5 Gennaio: non valutabili
  • 6 Gennaio: non valutabili
  • 7 Gennaio: non valutabili
  • 8 Gennaio: 53 µm
  • 9 Gennaio: 103 µm 
  • 10 Gennaio: 107 µm 
  • 11 Gennaio: 118 µm 
  • 12 Gennaio: 43 µm

Quali sono le cause?

Naturalmente l’impatto ambientale sulla qualità dell’aria potrebbe derivare da diverse cause, che messe insieme, danno un risultato così disastroso. Certo sarebbe utile approfondire la questione, cercando di approfondire le cause principali e soprattutto porvi rimedio. Al momento però mancano degli studi su questo campo. Risaltano ancor più forti quindi le parole della consigliera comunale del Movimento 5 Stelle, Carmela Auriemma, che già da anni, in sede di bilancio, propone un’analisi sulla qualità dell’aria e che ora chiede un’operazione verità. Clicca qui per leggere le sue parole.

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