Regione Campania. M5S: “La pacchia finita”, ma la Corte dei Conti archivia tutto. A quando le scuse?

La pacchia è finita, 34 consiglieri regionali di Centro destra e centro sinistra secondo un’indagine della Corte dei Conti, per oltre 300 mila euro. Un danno erariale che dovranno restituire di tasca loro“: questa la pesante accusa delle consigliere del Movimento 5 Stelle. Valeria Ciarambino e Marì Muscarà che in un video hanno accusato i colleghi di aver speso inutilmente quei soldi. Nel video, condiviso decine di migliaia di volte, con centinaia di migliaia di visualizzazioni, era stato realizzato dopo l’apertura di una indagine della corte del Conti per una presunta commissione sulle partecipate, che poteva essere ritenuta inutile. A dar vita a quell’indagine erano stati proprio due esposti del Movimento 5 Stelle.

Poi un susseguirsi di volti dei consigli con tanto di cifre da pagare, sempre e solo qualora la Corte dei Conti avesse ritenuto un abuso la commissione in questione, ma questo però le consigliere non si sforzano a specificarlo.

Le consigliere “giudici”

La consigliera Muscarà infatti nel video dice: “Ma cosa succederà adesso? Quanto dovranno pagare i nostri colleghi consiglieri?“. Dimenticano però di aggiungere che i consiglieri sono indagati e non condannati, e che quindi prima la Corte dei Conti, avrebbe dovuto fare le proprie indagini e poi avrebbe deciso se quello spreco di denaro era effettivo oppure no. Ma l’importante a Luglio era cogliere l’occasione di gettare fango sulla classe politica, con tanto di accuse al presidente De Luca di essere il “regista di questa vicenda”, mentre a Passariello di esserne il “protagonista”.

Ci sono anche le accuse al consigliere Francesco Emilio Borrelli: “Ci sono pure quelli che si ergono a paladini della legalità e poi votano le meglio schifezze proposte da De Luca, la cui cifra è di 8.387,31, il costo di tre motorini (chiaro riferimento al fatto che qualche giorno prima gli avevano bruciato il motociclo)”.

La Corte dei Conti ha però archiviato l’indagine ritenendo che non ci fosse alcune duplicazione di commissione e che quindi non c’è stato nessun danno erariale. Ora però dovrebbe essere il momento delle scuse da parte del Movimento, che chiedono a gran voce i consiglieri “accusati” lo scorso Luglio. Arriveranno mai?

 

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