Il digiuno non è una strategia per 5 motivi

Il digiuno, anche di un giorno, può fare più danni di quanto pensi, soprattutto quello ”fai da te”

Nonostante si sappia che il digiuno non è la soluzione al dimagrimento, spesso serve a mettere a tacere il senso di colpa per l’alimentazione sregolata di un giorno, un mese o una vita intera.

Di recente il digiuno viene utilizzato per la purificazione fisica, cioè l’eliminazione delle tossine che dovrebbero aver inquinato il nostro corpo a seguito di un regime alimentare sbagliato. Oppure come strumento di dimagrimento basato su teorie alimentari ancora tutte da dimostrare.

Nonostante ciò molti pensano bene di digiunare per la fretta di sentire l’addome sgonfio, nella speranza di bruciare grasso in modo veloce…insomma viene usato come la classica “scorciatoia”.

Qualcuno poi sente parlare del digiuno intermittente o di quello terapeutico e gli sale la vena bio-salutista-autoguarigionista. Ovviamente questo porta alcune conseguenze. Perciò segui sempre le linee guida del medico o del nutrizionista, perchè le soluzioni “fai da te” ti espongono al rischio di far danni alla salute.

Qui ti illustro cinque conseguenze a cui andrai incontro se farai l’errore di digiunare (anche solo per 1 giorno) senza l’ausilio di un professionista che ti segua.

I rischi del digiuno

1) Rischio di non bruciare grassi

Per mesi e per anni abituiamo l’organismo all’abbondanza di cibo e col digiuno, di punto in bianco togliamo via tutta. Sai cosa percepisce il tuo cervello? La Carestia.

Poiché il cervello ha come scopo primario quello di preservare la vita e non sa quanto questa situazione durerà, sai cosa fa? Per poter sopravvivere, trattiene l’unica fonte di energia che per fortuna nel tempo è riuscita a mettere da parte: il grasso

Quindi il rischio concreto è di perdere peso ma senza togliere granché di grasso da sotto la cute.

2) Riduzione della massa muscolare

Già dopo 12-24 ore senza cibo, il tuo corpo si organizza per produrre una nuova fonte di zuccheri (glucosio) da inviare a cervello, ai muscoli e a tutti i sistemi organici, attivando un processo chimico che si chiama gluconeogenesi e cioè la formazione di glucosio a partire da altre sostanze come gli amminoacidi.

In questo modo vengono intaccati i muscoli per convertire le proteine in energia per il cervello, gli organi interni e per gli stessi muscoli (con conseguente sovraccarico del fegato) perdendo cosi anche le uniche strutture (i muscoli appunto) in grado di bruciare calorie e grassi attraverso il movimento.

3) Debolezza

I processi chimici che portano alla produzione di energia, in assenza di cibo, sono complessi e questo mette il corpo a disagio e il cervello in modalità “risparmio” (la debolezza).

Se gli zuccheri sono la benzina che fa funzionare a pieno regime i muscoli, capisci da solo che col digiuno finiresti per compromettere oltre che le attività quotidiane, anche l’attività fisica (qualunque essa sia).

La debolezza quindi, non è solo una conseguenza del digiuno ma anche una strategia di difesa dell’organismo: “se non mandi giù benzina è meglio rallentare”.

4) Apatia

La carestia a cui sottoponi il corpo col digiuno induce modificazioni dei normali ritmi ormonali. E queste possono portare al senso di apatia. Inoltre il cervello fatica di più a restare “lucido” e reattivo in ogni attività…anche quella sportiva. La situazione emotiva quindi va cambiando e peggiora col prolungarsi del tempo di digiuno.

5) Progressiva intossicazione

Ricordi la gluconeogenesi? Nel tempo l’efficienza di questo processo diminuisce e non essendo più sufficiente a garantire un adeguato rifornimento di glucosio al cervello, l’organismo è costretto a ricorrere ai “corpi chetonici” (composti che assomigliano agli zuccheri). La grande produzione di corpi chetonici, pur prolungando la sopravvivenza dell’organismo, causa un’importante incremento dell’acidità del sangue con conseguente sovraccarico di fegato e reni. In sostanza il digiuno fai da te, anziché purificare l’organismo lo intossica.

Evita di fare danni

Ripeto che è indispensabile e necessario seguire le linee guida del Medico Nutrizionista e che le soluzioni “fai da te” ti espongono solo al rischio di far danni alla salute. Uno stile di vita sano, passa anche attraverso la consapevolezza che le soluzioni rapide non esistono e che alla fine di una scorciatoia c’è sempre un prezzo da pagare.

Resta in movimento

Alfonso Rea

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Avvertenze: le informazioni contenute in questo articolo non intendono sostituirsi in nessun modo al parere del medico o di altri specialisti. L’autore declina ogni responsabilità di effetti o di conseguenze risultanti dall’uso di tali informazioni, dalla loro messa in pratica e invita a consultare il proprio medico di fiducia prima di intraprendere qualsiasi forma di attività fisica o regime alimentare.

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