Ad Acerra si “gioca” con la lotta all’azzardo

Per questo articolo avrei potuto trovare cento titoli e tutti avrebbero riassunto al meglio quanto successo ieri mattina in consiglio comunale. “Quando la protagonista è l’ipocrisia”, “L’amministrazione gioca con il Gioco d’azzardo” oppure “La lotta al gioco vale solo qualche spot”: questi erano alcuni dei papabili. Ciò che si è votato ieri mattina, infatti, non si può descrivere con poche parole, per questo vi prego di avere un po’ di pazienza e leggere fino in fondo le mie parole. Ma procediamo con ordine.

Il consiglio

Ieri mattina si è svolto il consiglio comunale acerrano. L’ultimo punto in questione prevedeva alcune modifiche al “Regolamento per le Sale da gioco e giochi leciti”, varato nella pubblica assise il 21/09/2017 (presi mante un anno e mezzo fa). Quando fu approvato all’unanimità lo accolsi con enorme piacere. Il suddetto regolamento prevedeva infatti che le nuove sale scommesse e slot dovessero aprire a 500 metri da luoghi sensibili (tra cui scuole, chiese, parchi e strutture sportive). Insomma un modo per mettere in atto una lotta alla ludopatia, che colpisce sempre più persone sul territorio acerrano e nazionale. Parliamo di persone che perdono tutto giocando i propri risparmi alle slot, giochi virtuali e nelle cosiddette bollette. Sia chiaro a tutti infatti che le “bollette” possono trasformarsi in ludopatia e dipendenza.

E quelle che già ci sono?

Quanto detto vale per le nuove sale. E per quelle che già esistono sul territorio? Per loro valgono le stesse regole, solo che si applicheranno dopo cinque anni (quindi tra tre anni e mezzo). In pratica se c’è una sala che era già aperta nel 2017, avrà altri tre anni e mezzo per poter trovare un luogo che si trova a 500 metri dai punti sensibili. Bene, fin qui tutto ok. Ma vediamo quanto è accaduto ieri mattina.

Le modifiche

Ieri mattina nel corso del Consiglio Comunale vengono avanzate alcune modifiche, nate dal consigliere Antonio Laudando all’interno della sesta commissione consiliare e avallate da tutti i membri di maggioranza. Le andiamo a spiegare nel dettaglio.

Il subentro

La prima modifica riguarda l’eventuale subentro di un’altra persona alla guida di una sala scommessa. Questa non viene intesa più come una nuova attività, ma viene considerata una sorta di proseguimento della stessa e di conseguenza, qualora si trovasse a meno di 500 metri da un luogo sensibile, potrebbe restarvi (naturalmente fino alla scadenze dei 5 anni previsti dal Regolamento). Un piccolo passo indietro in questo caso visto che si parla di una nuova attività (così come dimostra il fatto che bisogna richiedere i permessi nuovamente), che non deve rispettare le regole stabilite al Comune. Ma il punto più dolente è quello successivo.

Trasferimento

Se un’attività già esistente prima del Settembre 2017 vuole trasferirsi, adesso può farlo entro duecento metri dalla sua attuale sede, anche avvicinandosi ad un punto sensibile. Paradossalmente se un’attività si trova oltre i 500 metri dai luoghi sensibili, puoi avvicinarsi. Senza considerare che se un’attività si trova per esempio, a 300 metri da una scuola, ci si può avvicinare di ben 200 metri. Inoltre non viene neanche indicato il perché di un trasferimento. Proverei a capire se fosse per una causa urgente o improrogabile, ma addirittura senza alcuna motivazione mi sembra davvero esagerato.

Un’assurdità

Una sciocchezza, che contrasta le attività di cui questa amministrazione tanto si vanta e che effettivamente potrebbero essere utili al contrasto delle ludopatie. Attenzione: purtroppo i giochi d’azzardo sono ovunque ed utilizzabili anche attraverso gli smartphone, quindi impossibili da controllare.

Ma almeno sulle sale da gioco si poteva continuare a portare avanti la linea intrapresa un anno e mezzo fa. Ora si permette invece che nei prossimi 3 anni e mezzo, anziché allontanarsi da scuole e altre punti sensibili, si permetta addirittura di avvicinarsi. In questo modo si corre ancor di più il rischio che i giovani entrino in contatto con le scommesse, i giochi virtuali e le slot, aumentando così il rischio che possano cadere nel vortice dell’azzardo. E se anche solo uno di quei ragazzi diventa dipendente dal gioco, la colpa sarà di chi ha permesso ciò.

Tardi e la maggioranza

L’unico consigliere di maggioranza ad opporsi a questi emendamenti è stato Mimmo Tardi, che poi “schifato” dal’argomento, che secondo lui nemmeno doveva entrare in consiglio comunale, ha deciso di non partecipare alla votazione (comunicando comunque il suo voto negativo). Nella votazione finale del pacchetto di modifiche, si so o astenuti invece i consiglieri Iovino, Auriemma e Montesarchio (le due ex candidate a sindaco hanno condiviso solo l’aspetto riguardante il subentro, votando in modo contrario alla modifica riguardante il trasferimento). A favore invece il sindaco Lettieri, il presidente del Consiglio Piatto e i consiglieri Di Marco, De Rosa, D’Onofrio, Di Sarno, Gallo, La Montagna, Laudando, Maietta, Ottaviano, Puopolo e Tufano.

di Antonio Pannella

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