Casoria. Ecco le nostre domande sulla presunta bonifica del sito Alenia Aermacchi

 

Stanno rimbalzando sui social, nonostante siano state espresse oltre 10 giorni, le affermazione del presidente della Commissione Ambiente Regionale Gennaro Oliviero, in merito alla presunta bonifica del sito Alenia Aermacchi. Le parole sono state riprese anche dall’assessore di Casoria Pietro D’Anna. Le riportiamo anche noi per dovede di cronaca e soprattutto per porre alcuni quesiti, nati discutendo con i cittadini e leggendo le parole di alcuni esperti.

Le parole di Oliviero

Il presidente della #Commissione #Ambiente del Consiglio regionale, Gennaro Oliviero (Pd), rassicura sull’iter per la bonifica del sito Alenia Aermacchi di Casoria (Napoli).

Stamane in audizione di Commissione Ambiente, Energia, Protezione Civile, ho avuto modo di confrontarmi con i rappresentanti della Leonardo S.p.A. – spiega Oliviero – In un clima estremamente collaborativo, gli Uffici regionali, l’ASL competente e gli Enti Locali coinvolti, hanno pienamente validato quanto eseguito finora, confermando il rispetto del cronoprogramma deciso in Conferenza dei Servizi e la correttezza delle azioni messe in campo”. “Sono dell’idea che si stia creando dello sterile allarmismo – conclude Oliviero – senza tenere in conto le reali esigenze dei cittadini e il loro diritto alla trasparenza su quanto si sta facendo, avendo come obiettivo le loro priorità in materia di salute”. 

Le nostre domande

  1. Ma il presidente di che bonifica sta parlando? Il piano presentato dall’azienda è stato infatti ritenuto non valido e quindi si sta andando avanti con una Messa in sicurezza operativa pilota per un anno. I cui risultati dovranno essere poi valutati per capire come si sta procedendo.
  2. Allarmismo? La stessa parola, usata anche dal sindaco Fuccio in commissione, lascia intendere la diffusione di dati falsi. Ma in realtà oltre ai dati rilasciati in seguito ad uno studio di circa 5 mesi in cui si affermava il superamento delle soglie di concentrazione per il cromo esavalente, non sembra esserci nuovi dati. Le analisi svolte su 7 pozzi (in realtà dovevano essere 25) che hanno riportato la contaminazione per due di essi di cromo e arsenico, sono state ritenute non validi e si aspettano i nuovi risultati.
  3. Trasparenza? Assolutamente i cittadini meritano trasparenza: ma se non ci sono dati ufficiali, su 25 pozzi se ne sono analizzati 7, le analisi non sono valide e si aspettano ancora i risultati dei nuovi prelievi, di che stiamo parlando?
  4. Diritto alla salute? Deve essere il primo obiettivo. Ma se stiamo parlando di falde acquifere e non sappiamo nemmeno che giro fanno perché manca uno studio idrogeologico e non si sono svolte analisi nei comuni adiacenti l’impianto, come si fa a garantire questo diritto?
  5. Poi se c’è una sorta di bonifica in atto, perché il sindaco Fuccio, sempre in commissione sostiene di voler aspettare i dati ufficiali? Se si bonifica qualcosa è perchè è contaminata, non crediamo che su questo vi siano dubbi. Allora i dati ci sono e sono veritieri? E se si sta bonificando qualcosa, perche non si è provveduto a controllare anche le zone esterne al comune di Casoria?

Ecco queste sono alcune delle domande, che meriterebbero risposta per non creare allarmismi alla città e soprattutto per il diritto alla trasparenza. Naturalmente siamo a completa disposizione in caso di eventuali risposte

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