Acerra. Il Plogging sbarca ad Acerra: oltre trenta buste di immondizia raccolte

 

Stamattina, Domenica 22 Aprile, si è inaugurata ad Acerra un’attività che già da qualche anno ha preso piede in diversi paesi europei: il plogging. Si tratta di combinare il jogging con la raccolta dei rifiuti per strada, attrezzati con guanti e sacchetti per l’immondizia. Il suo nome, infatti, deriva dall’unione del verbo svedese “plocka upp”, raccogliere, e jogging. Sono stati proprio gli svedesi a rendere il plogging una disciplina nel 2016. Si corre come nel classico jogging ma quando si incontrano cartacce, bottiglie, lattine o altri rifiuti, ci si ferma a raccoglierli e si portano con sé, sempre a passo di corsa. 

Il plogging approda ad Acerra

Il plogging è arrivato ad Acerra grazie all’iniziativa dei gestori di Mondo FitLab, Antonio De Matteis e Daniele Romano, che hanno lanciato sui social la proposta di allenarsi ripulendo la città. L’invito è stato così accolto da una quindicina di giovani, tra cui i ragazzi che compongono il gruppo di ViviAmo Acerra. C’è da dire che questa non è la prima delle iniziative di Mondo FitLab, che con impegno e dedizione cercano continuamente di coinvolgere persone nei loro progetti, che puntano al raggiungimento di un benessere non solo personale, ma anche collettivo e sociale. Altre iniziative di questo genere sono state infatti quelle del Power Walking e di FitLab for Kids, dedicato ai bambini.

Come si è svolto

I ragazzi si sono riuniti questa mattina alle 9:00 in Piazza Falcone e Borsellino. Qui si sono poi armati di guanti e sacchetti per l’immondizia, e sono partiti in corsa per le strade di Acerra. Naturalmente i sacchetti utilizzati erano stati predisposti per la suddivisione dei rifiuti, così da poter rispettare i canoni della raccolta differenziata. Il percorso svolto ha visto la prima tappa in Piazza Castello, dove i ragazzi si sono fermati, vista la quantità di rifiuti che si trovavano nel celebre fossato del Castello Baronale.

I rifiuti che sono stati accumulati erano di ogni genere. Numerosissime le bottiglie di birra ritrovate sull’erba, bottiglie di plastica, pacchetti di sigarette vuoti e carte di ogni tipo. Dopo circa un’oretta di raccolta di rifiuti i volontari sono poi ripartiti alla volta del Parco Gravina, fino poi a raggiungere Corso Vittorio Emanuele, Via Annunziata, Via Roma, per terminare l’iniziativa di nuovo in Piazza Castello. Qui oltre trenta buste colme di rifiuti sono stati messi in ordine dai ragazzi e suddivisi in base alla loro natura: vetro, carta, indifferenziata e plastica.

Le motivazioni del plogging ad Acerra

«Il plogging è stato un pretesto per lanciare un messaggio a tutti… l’esempioEcco quello che a mio parere dovremmo essere tutti, l’esempio per i nostri figli, per i nostri nipoti, per i nostri vicini, per i nostri amici, per i nostri paesani, per i nostri anziani….ma soprattutto l’esempio per tutti coloro che oggi in strada ci hanno fermato con fare ironico e ci hanno chiesto: CHI VI PAGAEcco a loro abbiamo voluto rispondere con l’esempio di chi senza alcun fine secondario ha scelto di passare la propria domenica mattina per condividere un momento di crescita sociale con i propri concittadini, momento di esaltazione dell’io e anche del noi.»

Queste le parole di Antonio De Matteis, che ci fanno chiaramente capire come il plogging ad Acerra non sia stato il tipico atto di protesta, ma anzi un gesto genuino e d’amore: l’amore nei confronti della propria terra. L’iniziativa di stamattina ci dimostra che cambiare le cose è possibile, e che la chiave per il cambiamento non è trovare un capro espiatorio, ma impegnarsi in prima persona e dare il giusto esempio ai propri concittadini.

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