Casoria. Inquinamento aria: sforamenti in aumento. I rischi per la salute

 

Un solo sforamento in più rispetto allo scorso mese di Febbraio: un risultato invidiabile per la città di Casoria. Anche se a guardare bene i risultati del mese di Marzo si riscontra che praticamente per gran parte dei giorni, la centralina situata nei pressi della scuola Palizzi, non ha rilevato i dati. Non è chiaro se a causa di un guasto o altro, ma la situazione è comunque da tenere d’occhio, riservando estrema attenzione.

I dati critici

In qualunque caso, anche i se dati fossero pervenuti e avessero attestato il trend positivo, staremmo parlando comunque di una situazione complicata, dato che il limite di sforamenti è di 35 in un anno. La città di Casoria ne registra però 18 in soli 3 mesi (di cui tanti giorni senza risultati), quindi più della metà con altri 9 mesi davanti. 

I rischi

L’Ente nazionale indica che quanto più è alta la concentrazione di particelle nell’aria tanto maggiore è l’effetto sulla salute della popolazione. Diversi studi hanno affermato che l’esposizione acuta a particelle in sospensione contenenti metalli (come le particelle derivanti dai combustibili fossili usati come carburanti) possono causare un vasto spettro di risposte infiammatorie nelle vie respiratorie e nel sistema cardiovascolare (come il danneggiamento cellulare e l’aumento della permeabilità cellulare), verosimilmente in relazione alle loro componenti metalliche. Nelle persone sensibili, la situazione è anche più grave. Per gli asmatici, ad esempio, si può temere un peggioramento della respirazione e lo scatenamento di diversi sintomi (es. tosse o attacchi d’asma), nonché un’alterazione dei meccanismi di regolazione del cuore e della coagulazione del sangue.

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