Rapina a Frattammagiore. Fermati in tre: due hanno confessato

Sono stati fermati questa notte 3 membri del gruppo armato, che l’altro giorno ha tentato una rapina in una gioielleria di Frattamaggiore. Durante il corso dell’azione criminale, così come è ormai noto a tutti, il proprietario ha reagito sparando e uccidendo uno dei componenti.

L’operazione

L’arresto è stato svolto in collaborazione tra i Carabinieri della Tenenza di Caivano e il Gruppo di Cisterna. I tre, rispettivamente di anni 29, 27 e 41anni, sono stati fermati nella notte. Su di loro pesano i reati di tentata rapina aggravata, detenzione e porto di arma clandestina e ricettazione, in concorso. Il provvedimento scaturisce da approfonditi ed accurati accertamenti, espletati dai militari dell’Arma dopo il grave episodio criminoso nel corso del quale, a seguito della reazione del gioielliere nei confronti delle quattro persone che stavano tentando di impossessarsi di preziosi e gioielli, uno degli autori del tentativo di rapina trovò la morte. Un ulteriore complice venne arresto in flagranza da un agente fuori servizio.

Le confessioni

Due dei fermati hanno reso confessione al PM nel corso dell’interrogatorio avvenuto questa notte nella Caserma dell’Arma di Caivano. Nei confronti del terzo, i gravi indizi di colpevolezza si ricavano dal rinvenimento, a seguito di perquisizione domiciliare, di un giubbino e di un paio di scarpe utilizzate, secondo un video acquisito, nel corso della tentata rapina.
Uno dei fermati reca una ferita, presumibilmente d’arma da fuoco, che appare riferibile al conflitto a fuoco.

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