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Quando si raggiungerà quota “zero contagi” in Campania? Ecco alcuni proiezioni

Un’analisi dei dati per capire quando si arriverà ai zero contagi in ogni regione d’Italia. Questo lo studio intrapreso dall’Einaudi Institute for Economics and Finance (Eief). L’obiettivo è quello di formulare delle proiezioni, abbastanza attendibili, per poter stabilire quando terminerà l’emergenza nelle diverse Regioni.

Lo studio si basa sulle statistiche fornite ogni giorno alle 18 dalla Protezione Civile e valuta le variazioni quotidiane.

Alla guida de progetto c’è Franco Peracchi (affiliato anche alla Georgetown University e all’Università di Tor Vergata) e verrà aggiornato ogni sera sul sito dell’Eief dopo i vuoi dati ufficializzati dalla dalla Protezione civile.

L’ultima regione

Secondo queste proiezioni l’ultima regione a raggiungere quota zero contagi sarà la Toscana, visto che sembra quella più indietro nella curva dei nuovi positivi. Si stima al momento un tempo di dieci giorni, tra il 5 e il 16 Maggio. L’arco temporale è basato su una visione ottimistica (quindi il 5 magio) oppure pessimistica (il 16 maggio).

In Campania

Secondo questo studio risulta che la regione Campania arriverà al punto di “contagi zero” il 20 Aprile. Una data certamente non vicinissima, ma che comunque fa ben augurare che tra poco il numero dei contagi giornalieri inizi a scendere drasticamente. Naturalmente queste sono solo proiezioni, che oltretutto verranno aggiornate giorno dopo giorno.

Queste le parole degli esperti riportate dal Corriere della Sera

Franco Peracchi, l’autore dello studio, nel suo paper sottolinea alcune avvertenze sulla qualità dei dati: “Va notato che il numero dei casi in questo momento non è pari al numero degli abitanti del Paese attualmente infettati, ma solo a quello di coloro che sono risultati positivi al test. La quantità di persone attualmente infettate è probabilmente maggiore di un intero ordine di grandezza. Inoltre, la proporzione fra i casi positivi e il numero di persone infettate in ogni momento dato non va considerata costante, perché i criteri e l’intensità dei test variano nel tempo e fra regioni”.

Luigi Guiso, docente di Household Finance dell’Eief e ritenuto uno degli economisti italiani più influenti nel mondo, sottolinea che le previsioni, soggette a continui aggiornamenti, saranno sempre più affidabili man mano che la Protezione civile aggiorna i dati: “Verso la fine di questa settimana dovremmo avere dati più precisi e più stabili“.

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