Cultura

De Giovanni a Casalnuovo: un successo. Nappi: “Eventi che impreziosiscono”

De Giovanni Casalnuovo

Venerdì 1 Febbraio il noto scrittore napoletano Maurizio De Giovanni ha fatto visita alla neo nata biblioteca sociale “Giacomo Leopardi” per presentare il suo ultimo libro, “Vuoto“. Un evento che ha visto la sala convegni strapiena e che, come accade sempre quando c’è De Giovanni, ha appassionato tutti i presenti. L’autore ha presentato il libro, soffermandosi poi su tanti temi, tra cui naturalmente la lettura. “Leggere è un bisogno. Chiunque ha cervello può e deve coltivare questo bisogno. Anche per mezz’ora al giorno ma deve farlo perché la lettura è libertà“: queste le parole di De Giovanni. Emozionante poi la lettura di un brano tratto da “Una domenica con il commissario Ricciardi“, in cui il protagonista è il dottor Modo, che racconta le amarezze di una vita in ospedale dove a soffrire e morire sono sempre le persone più deboli. Ad accompagnare la lettura di De Giovanni c’era poi il maestro Marco Zurzolo con il suo sax: un racconto che è diventato un vero e proprio viaggio per i presenti, circondati dall’arte in un’esperienza multisensoriale indescrivibile.

Giovanni Nappi

Al termine della presentazione abbiamo scambiato qualche parola con Giovanni Nappi, ideatore del premio letterario “Una città che…” e fondatore della Biblioteca “G.Leopardi”.

La biblioteca sociale “Leopardi” è un progetto che in pochissimo tempo ha già ottenuto un grande riscontro. Cosa la rende speciale?

«I nostri spazi, quelli dedicati alla biblioteca sociale, sono assolutamente impreziositi da alcuni elementi, uno di questi è sicuramente il dono ricevuto dai cittadini. Siamo arrivati ad oltre duemila volumi che con generosità i casalnuovesi hanno donato».

Poi c’è il rapporto con Leopardi. Com’è nato?

«Attraverso il nostro premio Letterario abbiamo conosciuto Visso (piccolo borgo delle Marche che custodisce L’Infinito). Ci siamo avvicinati a loro per un’iniziativa di solidarietà e abbiamo conosciuto questo mondo, e scoperto che nel 2019 l’opera avrebbe compiuto duecento anni. Da qui il legame con Leopardi e la creazione del suo busto in bronzo, eseguita del maestro Domenico Sepe. L’opera, ricordiamo, è l’unico bronzo al mondo che ritrae Giacomo Leopardi con “L’Infinito” tra le mani».

In meno di una settimana due grandi eventi. Quindi non solo biblioteca, ma anche sala convegni aperta agli autori.

«Assolutamente. La sala convegni è dedicata ad eventi come quelli di venerdì, dove abbiamo incontrato l’autore e presentato il suo libro. E ieri la partecipazione di Maurizio De Giovanni ha naturalmente impreziosito gli spazi della nostra biblioteca. Maurizio De Giovanni, come hanno fatto la scorsa settimana Gigi e Ross, ha donato una copia del suo libro arricchendo ancor di più la nostra biblioteca».

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